venerdì 9 marzo 2018

Come vi permettete!

Le elezioni del 4 marzo 2018 ci consegnano un quadro nazionale molto complesso, variegato, che richiederebbe un'analisi approfondita e umile, fatta per capire e non per pontificare. 

I vincitori di questa tornata elettorale sono indiscussamente due: il Movimento 5 stelle e la Lega di Salvini, molto diversa dalla Lega Nord di Umberto Bossi.

Il cambiamento leghista, che si candidava ora ad essere forza nazionale e che invece di attaccare il sud assistenzialista attaccava i migranti usurpatori di ossigeno nazionale al grido di "prima gli italiani", non riesce a sfondare al sud, dove e` il movimento di Grillo e Di Maio ad ottenere risultati che vanno anche oltre il 50%.

Il sud e` a 5 stelle, c'e` poco da fare. Ma le forze politiche che proprio al sud hanno perso il maggior numero di consensi, anziché interrogarsi sui propri errori, cominciano a denigrare il sud. Lo stesso sud dove finora loro hanno goduto di ampi consensi. 

Comincia prima Zucconi, ponendo l'accento sul fatto che alcune zone di Napoli in cui il M5S ha percentuali altissime, e` a rischio criminalità organizzata, insinuando una correlazione tra i due fenomeni. Per onesta` intellettuale devo ricordare che queste insinuazioni non sono così originali: ogni volta che una forza politica non ha successo al sud se la prende con la camorra, ci casco` anche Grillo anni fa, ma questa e` un'altra storia. 

Zucconi pare dimenticare che le stesse zone hanno anche un tasso di disoccupazione altissimo, che sono zone storicamente da sempre di sinistra, e che magari e` ipotizzabile anche che il voto ai 5 stelle sia una protesta da intere fette di popolazione letteralmente dimenticate dalla politica. 

Pensate al sentimento che può provare un elettore  che ha ascoltato per mesi, per anni, lo storytelling renziano della ripresa dell'Italia mentre non aveva in tasca i soldi per pagare la bolletta della luce. 

Dopo qualche ora esce fuori la notizia che presso un CAF di Giovinazzo circa 50 persone sarebbero state in fila per richiedere il Reddito di Cittadinanza, promesso dai 5 stelle nel loro programma elettorale. 

Facile trarre conclusioni: il Sud e` popolato da gente che non avendo voglia di lavorare vota chi gli promette un reddito sicuro e poco faticoso da ottenere. 

Ma non solo: addirittura questi "sempliciotti" non aspettano neanche l'insediamento del nuovo Parlamento, che avverrà il 23 marzo. Escono di casa e corrono tutti al CAF di Giovinazzo. Perche` la "ressa"avviene solo li`. Gli ingenui abitano tutti a Giovinazzo, evidentemente. 

Parte lo sfotto` sui social. Che ignoranti questi elettori dei 5 stelle, che stupidi questi elettori del sud. 
Mi suona strana questa notizia, rimbalzata dalla stampa nazionale. Non mi convince e ho ragione: dopo qualche ora la cosa viene ridimensionata, dallo stesso sindaco di Giovinazzo. Poco dopo  qualcuno dice che dietro la diffusione di questa notizia ci sia qualche personaggio locale del PD  (leggi qui), ma non e` questo il punto. 
Ricapitolando gli abitanti di Giovinazzo non sono i più ingenui d'Italia, qualcuno ha solo gonfiato una notizia, dimenticando che notizie analoghe, di gente disperata in fila per ottenere un sostegno economico, erano girate già precedentemente, ben prima del voto, quando e` stato approvato il Reddito di Inclusione, (REI), e non da quei populisti dei 5 stelle, ma da quel moderato di Gentiloni (leggi qui). Dunque tu prometti acqua, il popolo ha sete e chiede dove sta la fontana. Non mi pare ci sia molto da ridere, ma neanche questo e` cio` di cui voglio discutere. 

Il punto e` il dileggio di un popolo, quello del sud, che per anni la politica ha dimenticato, cancellando dall'agenda la questione meridionale.

 I disoccupati del sud, le famiglie che non arrivano alla fine del mese, che campano come possono, industriandosi in strategie di sopravvivenza, finendo talvolta nelle maglie della criminalità che pare essere l'unica industria che sopravvive alla crisi, sono stati dimenticati per anni tranne in qualche occasione: quando si vota. 

Allora, e da decenni, tutti si ricordano di noi, a cominciare da Lauro, che a Napoli regalava il famoso pacco, o una sola scarpa, per completare il paio solo a voto avvenuto. Sono anni che la politica ci ha riempito di balle, e di ecoballe, ci ha avvelenato la terra, e anche l'anima, riempiendola di rancore. 

Ed e` proprio il rancore la cifra che andrebbe analizzata, più che le percentuali di voto. Andrebbe osservato lo scollamento totale del mondo politico dai comuni cittadini che arrancano faticosamente in quest'Italia che secondo i dati statistici cresce, ma in cui crescono soprattutto la rabbia, la disperazione, e le diseguaglianze. Poi si meravigliano se cresce l'unico movimento con tratti anti-casta e anti-politica. Si meravigliano. Loro. Io no. 








5 commenti:

  1. Risposte
    1. grazie. Aiutami a far conoscere il mio blog, se questo pezzo ti e` piaciuto.

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  2. Giusta analisi! A tirare troppo la corda, poi si spezza! E continuano a sbagliare ...

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    1. grazie. Aiutami a far conoscere il mio blog, se questo pezzo ti e` piaciuto.

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  3. Carissima, condivido pienamente, analisi e quant'altro, estremamente tutto chiaro e molto ben espresso, ma mi rimetterò alla pietà della "corte" ora che dovranno "sentenziare" per eleggere un "papocchio" pur di governare ciò che apparentemente è ingovernabile. Le asimmetrie, si, sono diventate sempre più nette e incolmabili, per me e quelli come me, che vedono tutto dal punto di vista degli "ultimi" e non vediamo soluzioni praticabili continuando ad alimentare il "sistema italia". Non intendo certo proporre soluzioni anarchiche o rivoluzionarie in senso dispregiativo, tutt'altro, ma credo che "tagliare un cordone ombelicale" che non ci nutre più, ma ci avvelena, non mi fa più dubitare di essere l'ultima possibilità di recuperare ciò che "loro" non ci faranno mai recuperare continuando una forzata "convivenza": principi e valori democratici, pari opportunità, sviluppo sociale, culturale ed economico, pari dignità di cittadini dello stesso stato (quella deprecata questione mai risolta dall'unità di Italia in poi !) :)

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